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Sono pochi i Dalfovo attualmente residenti
negli Stati Uniti. Circa 4 famiglie nel Michigan, vicino a Detroit,
una a Newark nel Delaware e una in Florida. Questo almeno è
quello che si deduce dall'elenco telefonico degli USA disponibile
in internet.
Un lungo elenco di emigranti trentini in USA,
anche se incompleto e non accurato, è quello fornito da
Giovanni Amistadi nel suo libro Tridentinità
Transoceanica del 1931. In tale elenco, diviso per
località di provenienza, si trovano:
- Mario Dalfovo, emigrato da Andalo a Detroit;
- Giuseppe Dalfovo, emigrato da Mezzolombardo a Hazleton;
- Dalfovo Maria, emigrata da Mezzolombardo a Hazleton.
Lo stesso autore, a pagina 63 del suo
Libro d'oro dei Trentini d'America, elenca gli emigranti
che risiedono a Hazleton, Pennsylvania, tra i quali tre Dalfovo
di Mezzolombardo:
L'elenco riporta un totale di 209 adulti, di cui soltanto
29 donne, provenienti in gran parte da Mezzolombardo, la
Val di Non e la Val di Sole. Singolare è il caso
degli emigranti originari di Revò: alcune decine
di adulti, comparabili in numero a quelli rimasti nel
paese di provenienza. Da Mezzolombardo, oltre ai Dalfovo,
partirono famiglie di nome Bettin, Berlanda, Devigili,
Matuella e Rigotti. Uno dei Matuella, di nome Giuseppe,
era il marito di
Giuseppina
Dalfovo, figlia di Giacomo. Entrambi erano
partiti da Mezzolombardo;
ebbero 5 figli di nome Stefano, Giuseppe, Ester,
Maria e Teresina.
Assieme a Giuseppina era partito anche il fratello
Giovanni, morto relativamente giovane, sposato ma
senza discendenti. Un'altra Dalfovo, che lo stesso
Amistadi dimentica di includere nell'elenco a pag.63,
è citata qualche pagina dopo come moglie di
Giovanni Trettel, di Predazzo; si tratta di Carlotta figlia
di Carlo Dalfovo (n.1866) e
di Gioseffa Bettin, di Mezzolombardo.
Il Trettel la sposò
nel 1908, una anno dopo essere arrivato in Pennsylvania.
I due si stabilirono Beaver Meadow ed ebbero 5 figli:
Giuseppina, Giovanni, Carlo, Luigi e Addolorata.
Hazleton è una cittadina
di circa 30000 abitanti, nella Pennsylvania nord-orientale
a circa 200 Km da New York. La zona dove si trova
Hazleton è un bacino carbonifero; la stessa
cittadina è nata e cresciuta attorno alle miniere
di carbone come residenza dei minatori e degli addetti
ai servizi. La quasi totalità dei minatori
erano emigranti europei, arrivati ad ondate successive,
tra gli ultimi decenni dell'800 e i primi del '900. Agli
inizi degli anni '30, dopo l'ultima grande ondata migratoria,
Hazleton raggiungeva i 40 mila abitanti, per poi decrescere
lentamente a seguito della diminuita domanda di carbone.
Ad Hazleton, come nei centri vicini, i trentini formavano
una colonia piuttosto numerosa e omogenea, distinta sia
dai gruppi italiani che da quelli tedeschi, ma complessivamente
ben integrata. Nell'immagine qui a fianco, risalente agli anni
trenta, si vede la Chiesa Trentina, costruita e mantenuta
dagli emigranti, il cui edificio è rimasto quasi
immutato sino ai nostri giorni.
Buona parte degli emigranti
trentini hanno iniziato come minatori, popolando alcune
zone della Pennsylvania nel periodo a cavallo tra l'800
e il '900. Nella foto a destra, dei primi anni del novecento,
si vede un gruppo di minatori di Nanno, Val di Non (foto
Pellegrini, Cles). Molti minatori trentini guadagnarono
presto quanto basta per iniziare altre attività, come
negozianti, trasportatori, impiegati, e così via.
Numerosi furono quelli che tornarono in Trentino dopo la
prima guerra mondiale e, anche a causa della situazione
economica disastrosa del dopoguerra, riuscirono a convincere
facilmente parenti e conoscenti ad emigrare con loro
in Pennsylvania. In seguito, negli anni trenta, l'ondata
migratoria si indebolì rapidamente e poi, mano a mano
che l'estrazione del carbone diveniva meno importante,
molti degli originari minatori
trentini si trasferivano altrove, un po' ovunque negli Stati
Uniti.
Quasi tutti gli emigrati italiani-tirolesi
passarono per Ellis Island. Informazioni sugli arrivi a Ellis
Island si trovano nel sito web http://www.ellisisland.org
della "The Statue of Liberty-Ellis Island Foundation". La
fondazione ha reso accessibili
i registri dell'ufficio immigrazione. Sfogliando tra i registri
si trovano:
- Giuseppina Dalfovo (reg. nati. Mzl.: Gioseffa Bettin), moglie di
Carlo Dalfovo, di 24 anni, arrivata
il 25 maggio 1893 con la nave Rhynland partita da Antwerp (Belgio),
assieme alle due figlie Carlotta (di 2 anni e 6 mesi) e Emilia (di
10 mesi). Tra i 439 passeggeri non c'era il marito Carlo. Gioseffa
era probabilmente accompagnata dal fratello Francesco Bettin, di 20 anni.
- Carlo Dalfovo, marito di Gioseffa Bettin è registrato in
occasione di un viaggio USA-Italia e ritorno, quando era gia' residente
a Hazleton. Il suo nome compare nella lista dei passeggeri della nave
St. Louis, partita da Cherbourg, Manche, Francia, e arrivata a New
York il 12 dicembre 1909. Carlo aveva 43 anni (capelli castani, altezza
5 feet e 7 inches).
- Giuseppe Dalfovo, figlio di Giuseppe (1860-1931, Mezzolombardo) e di
Rosa Tava, nubile, di 25
anni, partito da Mezzolombardo e diretto ad Hazleton, arriva a New
York il 13 luglio del 1913 con la nave New York, partita da
Southampton, Inghilterra. Era già stato in visita negli USA
in precedenza, nel 1907, presso lo zio Carlo Dalfovo ad Hazleton.
- John Dalfovo, di 45 anni, naturalizzato americano presso la contea
di Luzerne nel 2 dicembre 1901, residente in Hazleton, 18 Diamant Aven.,
torna da un viaggio in Italia, sbarcando a New York
il 28 luglio 1922 dalla nave Aquitania, partita da
Cherbourg, Francia.
- Giuseppina Dalfovo, nubile di 21 anni,
arrivata a New York il 3 dicembre 1900,
con la nave La Gascogne, partita da Le Havre, Francia. Giuseppina è
diretta ad Hazleton dal fratello Giovanni. Viaggia assieme a Virginia
Matuella, pure di Mezzolombardo, di 19 anni, diretta anche lei ad Hazleton
dal fratello Luigi (Giuseppina Dalfovo
sposò Giuseppe Matuella, fratello di Luigi e Virginia, arrivato
negli USA un anno prima, il 3 dicembre 1899, a 26 anni).
- Carlotta Dalfovo, nubile di 18 anni, di Mezzolombardo,
arrivata a New York il 17 maggio 1902 con la nave La Touraine,
partita da Le Havre (Francia). Carlotta è diretta ad
Hazleton dal fratello Giovanni. In realtà, il nome Carlotta
potrebbe essere confuso con Carolina (figlia di Carlotta Fellin e
Dalfovo Giacomo) e sorella di Giuseppina (vedi sopra).
- Mario Dalfovo, nubile di 26 anni, proveniente da Andalo,
arrivato a New York il 3 dicembre 1913 con la nave Niagara, partita
da Le Havre (Francia). Alla voce "nome del parente più
stretto, o amico, nel paese di provenienza", Mario indica
"Gabriele Celeste", che probabilmente corrisponde ai genitori
Gabriele Dalfovo e Celeste Bottamedi, del ramo Bochinelli/Sartori.
Mario è diretto in Pennsylvania (Herininie?), dove
era già stato nel 1906 presso un amico di nome Nicola
o Nicolò Brock.
- Giuseppe Dalfovo, di 30 anni, sposato con Rosa, abitante a Zambana,
arrivato a New York il 27 gennaio 1913 con la nave La Savoie, partita
da Le Havre (Francia). Giuseppe è diretto in Pennsylvania (Brendy
Camp, Pittsburgh) dove abita il cognato Valentino.
Aveva già fatto una
visita al cognato nel 1902, quando aveva 19 anni (arrivato a New York
il 25 ottobre 1902, con la nave Philadelphia partita da
Southampton, Inghilterra).
Nel viaggio del 1913 è assieme a Giacomo (vedi sotto).
- Giacomo Dalfovo, nubile di anni 27, fratello di Gaetano Dalfovo,
abitante a Zambana. Viaggia con Giuseppe (vedi sopra) di cui probabilmente
è cugino. Come persona da raggiungere in Pennsylvania indica
"cugina", stesso indirizzo del cognato di Giuseppe.
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